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Adventures Of Pip
RATING: 8/10
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In un Regno molto lontano situato nella dimensione a 32-bit, una Principessa dai capelli lunghi come tendaggi di velluto, dorati come il grano d'estate e soffici come la seta, dalla pelle liscia come la porcellana, si presta a compiere il suo sedicesimo compleanno. In quello stesso giorno, una malvagia Regina decide di rapire la Principessa e con un sortilegio porta tutti gli abitanti del Regno da 32-bit a 16-bit, privandoli di qualsiasi dettaglio somatico. Apparentemente nessun abitante del Regno, compresi il Re e i suoi impavidi cavalliere, trova il coraggio di intraprendere il lungo viaggio verso il castello della Regina per salvare la Principessa. Il cammino è lungo e dissemintato di pericoli dato che la Regina ha schierato il suo esercito di creature maledette per impedire e ostacolare qualsiasi tentativo di rappresaglia. Ma stranamente un inaspettato eroe a 8-bit decide di affrontare la Regina e di salvare la Principessa. Non si tratta di un Principe, nè tantomeno di un cavaliere, ma di un suddito qualunque, figlio di domestici del castello. Il suo nome è Pip, e destino vuole che sia nato sotto forma di unico pixel; proprio per questo motivo non accusa i medesimi sintomi che affliggono il Regno. Pip è il protagonista di questa avventura, è l'eore inaspettato, diverso dal classico salvatore di Principesse ed ammazza mostri. Il giocatore si trova così a controllare un pixel rosso, che si deforma quando si salta e ci si sposta in avanti, all'indietro, in alto e in basso; egli può dilatarsi, comprimersi, diminuire la propria altezza ed aumentare la larghezza. Come se non bastasse, nel corso dell'avventura, Pip acquisisce grazie al fantasma del cavaliere Sir Williams la capacità di sottrarre i pixel dai minion di cristallo della Regina.Questo processo innesca in Pip una metamorfosi grazie alla quale cessa di essere un pixel e diviene un ragazzo a 16-bit. Questo rappresenta solo il secondo stadio, poichè Pip compie successivamente, sempre grazie a questo "spirito", un ulteriore e nuova trasformazione, che gli consente il passaggio a 32-bit. Grazie a queste continue ed interessanti metamorfosi, Pip è in grado di cambiare la propria forma, azione che avviene in base agli ostacoli che deve superare. Insomma, un perenne passagio dai 32-bit, ai 16-bit e agli 8-bit e poi via da capo. Ognuno dei tre stadi ha vantaggi e svantaggi sui nemici da combattere e sugli ostacoli che si presentano. Lo “stadio” da pixel può saltare più in alto con l'ausilio dei funghi (un chiaro riferimento a Super Mario Bros.), può passare con facilità lungo gli stretti passaggi e corridoi presenti nei vari ambienti e, rispetto agli altri due stadi, può percorrere una distanza maggiore in salto, grazie alla sua capacità elastica di defromare il proprio corpo.Lo stadio da ragazzo a 16 bit permette di effettuare salti sui funghi più contenuti rispetto allo stadio da pixel, però consente a Pip di arrampicarsi e scalare le pareti, saltando da una parete all'altra seguendo la direzione delle diagonoli. In alcuni casi è necessario restare aggrappati e attendere il momento giusto per saltare o salire, a causa della presenza di una trappola, oppure di un minion che lancia dardi o aculei. In alcuni casi è necessario scivolare lentamente sulla parete, restando aggrappati ad essa per raggiungere il passaggio sottostante. Inoltre è anche necessario essere rapidi nei cambi di direzione, perchè un passaggio può anche trovarsi sotto la piattaforma sulla quale ci troviamo.Lo stadio di ragazzo a 32 bit, salta ancora meno e i balzi sono più corti; inoltre, non è capace di aggrapparsi alle pareti e di scalarle ma, a differenza degli altri due stadi, possiede un'ama, una spada con la quale può uccidere mostri e distruggere gli elementi che ostacolano il passaggio. Questi ultimi in genere sono dei quadrati con il simbolo della spada, ma ci sono anche altri elementi che possono essere distrutti. Un'altra caratteristica di questo stadio è la possibilità di spostare delle speciali casse per accedere ad aree altrimenti irragiungibili. Inoltre le casse possono anche essere gettate dalle piattaforme per azionare dei meccanismi con i quali disattivare le trappole.Entrambi gli stadi a 16-bit e 32-bit consentono di uccidere i nemici senza doverli per forza schiacciali saltandoci sopra, ma permettono di colpirli con un pugno o con una spadata. All'inizio, Pip in forma di pixel può uccidere i nemici solo saltandoci sopra, quindi in alcune occasioni per preservare le vite è meglio evitarli, se non si è troppo avidi di punti. Con il secondo stadio, Pip ha l'abilità di uccidere i nemici con un pugno bene assestato e con il terzo stadio le uccisioni avvengono con la spada.Il primo boss che si affronta è un bel vermone gigante, un vero titano. Lo scontro avviene con Pip che possiede il primo e il secondo stadio: infatti in questo scontro è fondamentale sfruttare la capacità di rimbalzo e altezza dei salti dello stadio a 8-bit. Ovviamente sarà importante anche lo stadio a 16-bit, per la velocità nel camminare e per la capacità ad aggrapparsi. Insomma, durante tutto il corso di Adventures of Pip è fondamentale conoscere alla perfezione ed utilizzare al momento giusto le varie capacità di metamorfosi del nostro eroe, per sfruttare il campo di battaglia e le debolezze dei vari Boss. La mappa è accessibile dopo la selezione dello slot che contiene i dati della partita dal menu principale. In essa è rappresentato il Reame, diviso nei vari settori: ognuno di essi è attraversato da un percorso, un sentiero che rappresenta il livello nel quale si svolge l'azione di gioco.All'interno dei livelli sono presenti dei comodi ed “intelligenti” checkpoint, rappresentati da un icona triangolare rosa con all'interno un cerchio e che, una volta attraversato si colora di blue, acquistando così la forma di un cristallo, memorizzando la posizione del giocatore in quel punto. Questo permette di tornare in vita da quella posizione e continuare l'avventura, senza dover ripercorrere il livello dall'inizio. Alla fine di ogni livello ci attende un fascio di luce blue cilindrico, che ci teletrasporto alla tappa successiva del viaggio. All'avvio del titolo si apre una finestra di dialogo, nella quale è possibile selezionare la risoluzione compatibile con il prioprio monitor (il titolo supporta fino alla 1920x1080) e il livello di dettaglio; inoltre è disponibile la comoda rimappatura dei comandi, anche per il joypad. Tuttavia le opzioni disponibili nel menù principale, all'interno del gioco, permettono solo la regolazione del livello della musica e degli effetti.Adventures of Pip, come accennato poc'anzi, è essenzialmente un platform bidimensionale a scorrimento orizzontale, ma la presenza di tre stili (8, 16 e 32 bit) dona eterogeneità, che caratterizza pure le ambientazioni, le quali spaziano dagli interni del castello ai boschi e alle rovine (simili a quelle del Sud America). Come la maggior parte dei titoli analoghi, anche qui troviamo l'unione della sezione laterale con il prospetto laterale e la suddivisione dell'ambientazione in livelli verticali paralleli. La sezione è utilizzata per rappresentare l'interno di aree, spazi e stanze lungo gli assi x-y, direttamente accessibili o inaccessibili, collocate nell'ambiente naturale e costruito. Questo escamotage permette al giocatore di accedere ed entrare all'interno di aree, spazi, stanze e di poter vedere gli interni, altrimenti nascosti con la sola adozione della vista di prospetto laterale.I livelli che suddividono l'ambientazione sono sostanzialmente tre, ognuno dei quali ospita degli elementi di scena specifici: nel primo livello troviamo le sezioni principali del terreno, delle montagne e degli edifici. Nel secondo livello troviamo, oltre agli elementi principali che compongono la scena come edifici, alberi, cespugli, corridoi, le stanze (visti in prospetto e in sezione), il nostro personaggio, i mionion della Regina, i sudditi rapiti e gli elementi posti di prospetto interagibili come ponti, piattaforme statiche, casse e carrucole. Nel terzo livello troviamo lo sfondo che cambia in base al contesto.