In Polychromatic “vestiremo” i panni di un piccolo quadrato azzurro in grado di sparare in tutte le direzioni, con alcuni power up a disposizione, seppur limitati. Il gioco si svolge all’interno di un’arena circolare e tutto quello che dovremo fare sarà spostarci all’interno di questa cercando di eliminare il maggior numero di nemici possibile. Come è facile intuire le prime manche di gioco saranno quelle più semplici da superare, e andando sempre più avanti la partita diventerà sempre più confusionaria, con diverse decine di nemici a schermo e uno spawn continuo di altre unità ostili. In questo shooter muoveremo con la levetta sinistra il nostro quadratino e con la destra direzioneremo il fuoco verso gli avversari. Ci ritroveremo ad utilizzare frequentemente anche i tasti dorsali dato che con LB e RB sarà possibile eseguire uno scatto laterale controllato sempre con gli analogici, mentre con i trigger avremo la possibilità di generare un’esplosione circolare che si espanderà su tutto il campo di battaglia, spazzando via in questo modo tutti i nemici. A seconda della modalità e della difficoltà avremo un numero limitato di utilizzi di questi power up, che vanno usati con moderazione, pena la sconfitta dopo poche ondate di nemici. Abbiamo a disposizione tre modalità principali: la classica sopravvivenza, modalità a tempo e quella più classica con un tot numero di vite a disposizione. Tra le tre quella che offre un tasso di sfida maggiore è la classica sopravvivenza, dal momento che la partita entra nel vivo dopo solo due ondate di nemici, e il loro spawn è continuo. Polychromatic potrebbe sembrare ripetitivo, ma la varietà dei nemici e il loro generarsi quasi casualmente caratterizza ogni partita. Questo porta ad una longevità di buon livello trattandosi di un titolo indie. Quelli che ci troviamo ad eliminare come avversari sono, ovviamente, altre piccole forme, poligoni regolari e non. Ognuno gode di una particolare abilità e gli interi gruppi che appaiono a schermo si generano in modi diversi a seconda del loro comportamento. Facciamo un esempio su quelli iniziali che troviamo nelle prime ondate di gioco: all’inizio troviamo altri quadratini che si muovono lentamente e sono facili da eliminare, come anche dei triangoli, anche se in questo caso la partita già si complica. Questi infatti si generano contemporaneamente, memorizzano la nostra posizione, e arrivano da tutti i lati. Indicata quindi contro di loro l’abilità che genera un’esplosione nell’arena di gioco. Tutti i nemici possono essere eliminati con un solo colpo, e man mano che si va avanti il nostro “personaggio” si potenzia sparando più colpi contemporaneamente, e allo stesso modo anche abbattere gli avversari richiede più colpi. La velocità con cui questi si spostano varia a seconda della forma e dell’abilità di questa, e dopo poco anche riuscire a prevedere tutti i movimenti diventa molto complicato. Tutti i nemici possono essere eliminati con un solo colpo, e man mano che si va avanti il nostro “personaggio” si potenzia sparando più colpi contemporaneamente, e allo stesso modo anche abbattere gli avversari richiede più colpi. La velocità con cui questi si spostano varia a seconda della forma e dell’abilità di questa, e dopo poco anche riuscire a prevedere tutti i movimenti diventa molto complicato. Polychromatic è in definitiva un gioco divertente che garantisce un buon livello di sfida. Riuscirà a intrattenervi per qualche ora in varie sessioni che molto probabilmente non andranno oltre qualche decina di minuti. Volendo seguire la lista degli obiettivi cercando di ottenerli tutti avrete del filo da torcere, alcune sfide sono veramente ardue da superare. Il voto cala di un punto tuttavia per il prezzo di €9,99. Alla metà sarebbe stato un titolo da prendere ad occhi chiusi per gli amanti delle sfide.